Libretto
from Il Sedecia, re di Gerusalemme
Alessandro Scarlatti (music), Filippo Ortensio Fabbri (words)
Recitativo
NABUCCO
Oh di tenera prole
Folle costanza, e temerario ardire!
Garzon, se col morire
Vuoi dar pegno d'affetto al Genitore,
Oggi n' avrai l'onore.
Miei fidi in questo punto
Dell'infelice padre innanzi agl'occhi
S'uccida il figlio; e in lui
Al genitor si dia
Il castigo primier de falli sui.
ISMAELE
Madre, soccorso, aita;
Man temeraria, ardita
Ecco mi spinge a morte, e tu non senti
E non accorri, oh madre, alle mie grida?
ANNA
Ahimé, Signor, pietà.
NABUCCO
Taci; s' uccida.
Aria
ISMAELE
Caldo sangue,
Che bagnando il sen mi vai,
E d'amore
Fai gran fede al genitore
Fuggi pur, fuggi da me,
Ch'io già moro, io resto esangue.
Forse un dì risorgerai
Per vendetta
Della man, che mi saetta;
E il vigor, che in me già langue,
Caldo sangue,
Passerà più saldo in te.
Recitativo
NABUCCO
O' di tenera Prole
Folle costanza, e temerario ardire!
Garzon, se col morire
Vuoi dar pegno d'affetto al Genitore,
Oggi n' avrai l'onore.*
Miei fidi in questo punto
Dell'infelice Padre innanzi agl'occhi
S'uccida il figlio; e in lui
Al genitor si dia
Il gastigo primier de falli sui.**
ISMAELE
Madre, soccorso, aita;
Man temeraria, ardita
Ecco mi spinge à morte, e tu non senti
E non accorri, ò madre, alle mie grida?
ANNA
Ahimé, Signor, pietà.
NABUCCO
Taci; s' uccida.
Aria
ISMAELE
Caldo sangue,
Che bagnando il sen mi vai,
E d'amore
Fai gran fede al Genitore
Fuggi pur, fuggi da me,
Ch'io già moro, io resto essangue.***
Forse un dì risorgerai
Per vendetta
Della man, che mi saetta;
E il vigor, che in me già langue,
Caldo sangue,
Passerà più saldo in te.
*)"avrai" is spelled "aurai". Noted seperatedly to avoid mistakes.
**)"gastigo" = "castigo"
***"essangue" = archaic form of "esangue"}}[1]
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